tipo di intervento: nuovo allestimento/ high budget
superficie: 92 mq
anno: 2015
luogo: Palazzo Strozzi, Firenze
ingredienti: atmosfera calda, pareti a calce grigio chiaro, bottiglieria in ferro marrone scurissimo su disegno, sospensioni Wireflow di Vibia, abatjour Muffins di Brokis, Led Panels dimmerabili, sedute di design Panton Chair di Vitra e sgabelli Hay, pavimenti Kerakoll Design House, mobili realizzati su disegno.
progettisti: Barbara Monica//Tommaso Rossi Fioravanti
collaboratori: Federica de Blasi
autorizzazioni: Studio associato Frusi & Partners
In questo progetto, data la particolare location, all’interno del cortile di Palazzo Strozzi, l’accoglienza acquisisce una declinazione originale: uno spazio pubblico inteso ad ospitare arte, cibo, vino, degustazioni e proiezioni in tema con le mostre del museo.
La sala interna, essendo già fortemente caratterizzata dal soffitto a volte a botte lunettata con capitelli, necessitava di un intervento che per delimitare la zona di preparazione degli alimenti nella parte finale non compromettesse l’unitarietà spaziale dell’ambiente.
Da qui l’idea di creare un diaframma leggero che facesse intravedere la cucina e che si articola attraverso una grande bottiglieria in struttura leggera di ferro scuro che, una volta definita l’area tecnica delle cucine, continua sul fianco sinistro della sala divenendo elemento fondante dell’intero progetto.
Nella parte addossata al muro accoglie bottiglie di vino e champagne, tanti prodotti culinari di nicchia, libri di enogastronomia e di arte, abatjour, pannelli retro-illuminati dimmerabili e in r.g.b. e incorpora due grandi banconi per le degustazioni a tema.
Nella parte frontale invece la grande bottiglieria è pensata per essere molto più leggera in quanto in parte trasparente; alle bottiglie di liquori e di champagne si alternano pannelli luminosi, elementi trasparenti da cui si intravede la cucina e pannelli fono-assorbenti che migliorano il confort acustico del grande ambiente.
Al centro della sala, il vero protagonista è il bancone bar. Rivestito in pannelli di acero americano naturale, si staglia davanti alla bottiglieria e accoglie gli avventori che vogliono degustare e bere “al banco”, retaggio di una accoglienza svelta e amichevole.
Sul fianco destro e sulla parete d’ingresso una lunga “banquette” fa da contraltare alla bottiglieria che caratterizza gli altri due lati e invita a sedere più comodamente gli avventori meno frettolosi. Nella parte sinistra, dietro alla bottiglieria è stata ricavata una saletta privata, adibita a degustazioni per piccoli gruppi. All’ingresso due mobili alti marcano l’accesso alla sala e fungono da espositori per gli oggetti più preziosi.
Grande attenzione è stata riservata alla scelta dei corpi illuminanti e più in generale dell’illuminazione, in precedenza piuttosto carente. Le soluzioni illuminotecniche adottate combinano una serie di luci puntuali, abajour, con due grandi lampadari dell’azienda spagnola di light-design Vibia, dalla struttura filiforme, che offre un’illuminazione diffusa alla sala e al bancone, evitando di nascondere il sistema di volte della sala, la proiezione di immagini delle mostre in corso a palazzo sono un invito ad alzare la testa e godere della bellezza della volta. Infine le abajour di varie dimensioni e fogge evocano uno spazio domestico, offrendo angoli accoglienti e diversamente illuminati.
Nel cortile sono ricavati due dehors simmetrici rispetto all’ingresso, realizzate con basse pedane in legno scuro e banquette d’angolo in tessuto marrone bruciato.