tipo di intervento: concorso di idee per due edifici ad uso residenziale e uno ad uso terziario
superficie: uffici 2.000 mq / appartamenti 3.200 mq
anno: 2010
luogo: Brescia
progettisti: Tommaso Rossi Fioravanti / Luca Bani
collaboratori: Simone Catania
paesaggio: Xystus Landscape Architects / Roma
strutture: A&I progetti srl / Firenze
sostenibilità ambientale: arch. Leone Pierangioli / Firenze
Il progetto riguarda un’area semicentrale della città di Brescia per la quale venivano date precise indicazioni riguardo al posizionamento delle due funzioni richieste. Nell’individuazione delle diverse unità immobiliari si è cercato di offrire molteplici tipologie di alloggi ed uffici di varie metrature.
Dal punto di vista architettonico la nostra intenzione è stata quella di proporre un dialogo fra le due strutture, utilizzando le stesse regole geometriche per generare le forme di entrambe, variandone però l’applicazione in base alle necessità date dall’uso. Al restringimento della base dell’edificio per uffici corrisponde, ad esempio, l’innalzamento degli attici nei due blocchi residenziali: ciò permette, nel primo, un utilizzo degli sbalzi al piano terra come riparo e spazio di socializzazione (nonché come parcheggio per biciclette aperto), nel secondo, snellisce i blocchi creando quattro terrazze per i duplex presenti negli ultimi due livelli. In altri casi invece il principio geometrico viene applicato nello stesso modo per entrambe le funzioni: ad esempio nelle rotture della scatola esterna che caratterizza i corpi di fabbrica, dalle quali si percepiscono le impostazioni interne degli edifici stessi.
Dal punto di vista materico invece le due funzioni sono state trattate in modo completamente diverso: per i blocchi residenziali l’alternanza di intonaco ed un rivestimento in legno si riallaccia alla tradizione costruttiva locale, mentre l’edificio per uffici utilizza l’U-Glass per offrire leggerezza e luminosità agli spazi interni. Infine, le finiture sono state pensate in modo tale da lasciare che la vegetazione possa entrare a far parte integrante del disegno architettonico, introducendo un elemento di variabilità all’interno del progetto.