tipo di intervento: concorso di progettazione a due fasi / progetto vincitore /
superficie: edificio 2.100 mq / lotto 20.200 mq
anno: prima fase 2023 / seconda fase 2024
luogo: Falzes (BZ)
ingredienti: basamento, grande copertura, facciate ventilate, eterocromie dei materiali, giardini pensili, relazione interno esterno, sovrapposizione di volumi funzionali, rapporto con il paesaggio
progettisti: Tommaso Rossi Fioravanti, BSTR architects
strutture: Aei progetti
impianti: Studio Associato Tecneas – Integrated Building Design, Per. Ind. Corrado Forner
paesaggio: Rosso19, BSTR architects

L’oggetto di intervento è progettazione e realizzazione di un centro di cura a Falzes (BZ) un piccolo aggregato urbano che si sviluppa tra i monti e la valle.Il nuovo edificio si presenta come sovrapposizione di due volumi differenti e si attesta su di un ampio basamento: un volume longilineo curvo, un piano ‘terra’ protetto da una grande copertura. Questa scelta volumetrica è dettata da un lato dalla conformazione altimetrica del lotto e dall’altra dalla volontà di ridurre l’impatto visivo del complesso.
Gli spazi esterni sono concepiti come un percorso che si snoda lungo un circuito che riunisce le differenti quote del lotto e che incentiva la biodiversità e assicurando una folta copertura del suolo, infatti l’infrastruttura verde esistente è stata potenziata attraverso l’identificazione di “isole verdi” nella copertura pensile del basamento.

Il progetto articola le varie aree funzionali su quattro livelli, messi in comunicazione da tre nuclei di connessione verticale.
È stato svolto un importante studio riguardo le necessità degli ospiti della casa di riposo e delle loro abitudini, al fine di migliorare lo schema distributivo proposto e ricavare spazi più vari che potessero fungere da punti di riferimento, di sosta, rompendo i corridoi di distribuzione. Sono state ricavate così a tutti i piani delle aree comuni sempre differenti ma visivamente comunicanti tra loro.

Nei due piani superiori, all’interno del ‘tetto’, sono posizionate le aree residenziali di cura. Internamente presentano la medesima concezione spaziale e distributiva: lungo la facciata verso sud sono ricavate la gran parte delle camere mentre a nord sono posizionate le stanze rimanenti e i servizi, al centro sono collocati gli spazi collettivi con affaccio diretto verso la terrazza.
Il livello seminterrato ospita, nella parte contro terra, i locali di servizio e, nella parte più a valle, un’altra area residenziale e di assistenza. Qui lo spazio di distribuzione si comprime e si dilata alternato a corti circolari che illuminano e trasformano i distributivi in percorsi sinuosi.

Il progetto applica la logica derivata dal codice vernacolare anche nella scelta dei materiali e nelle tessiture. Per questo motivo il legno viene impiegato come materiale principale sia nella definizione strutturale che nella caratterizzazione estetica degli spazi esterni ed interni. Facendo riferimento alla tradizione costruttiva delle coperture lignee dei masi, esternamente il volume del ‘tetto’ è realizzato attraverso un tavolato di rivestimento con partizione verticale alternato a listelli coprigiunto che movimentano tridimensionalmente la facciata.