tipo di intervento: concorso di progettazione a due fasi / quinto classificato
superficie: villa 2.100 mq / padiglione 140 mq / lotto 7.400 mq
anno: 2023
luogo: Rivoli (TO)
ingredienti: scalarità degli spazi collettivi, dualità tra natura e costruito, cerchio come forma generatrice, riprogettazione del sottotetto, abbaini e terrazze a tasca, materiali di pregio, tinte pastello e tenui, arredi funzionali
progettisti: Tommaso Rossi Fioravanti, BSTR architects
strutture: Aei progetti
impianti: Studio Associato Tecneas – Integrated Building Design, Per. Ind. Corrado Forner
paesaggio: Rosso19, BSTR architects
Il concorso di progettazione in esame richiedeva di applicare le logiche dettate dal “social housing” nella riconversione di un complesso nato per soddisfare esigenze completamente opposte. L’obiettivo è stato quello di creare nuove relazioni tra spazi collettivi e privati, interni ed esterni, in modo da accentuare le occasioni di condivisione e renderle parte della quotidianità. L’area di progetto si presenta come un grande spazio verde recintato, pertanto è stato fondamentale ridefinire i rapporti con il contesto, potenziando gli ingressi esistenti e identificandone di tre nuovi collegati da un “loop” che cinge l’intero parco. Il parco presenta differenti aree racchiuse in spazi circolari: dall’area eventi al soggiorno sociale e spazi relax, agli spazi lettura, fino agli orti urbani.
Il progetto della Villa ha rispettato la tipologia dell’edificio, valorizzandone i caratteri identitari. Gli spazi collettivi si dislocano al piano terra in stretto collegamento con il parco e con la città: è in quest’area che si concretizza il vero abitare collettivo. Le unità abitative richieste sono su tre piani dell’edificio (terra, primo, sottotetto) e sono state posizionate in modo tale da garantire una maggiore privacy, una vista privilegiata verso il verde e il collegamento alle piccole aree relax ad ogni piano. L’intervento del sottotetto è costituito da una demolizione e ricostruzione del solaio e della copertura. Questa è caratterizzata dalla stessa sagoma e inclinazione dell’esistente, ma maggiorata di uno strato di isolamento termico; la peculiarità del progetto è il nuovo sistema di abbaini e terrazze a tasca che hanno permesso di dare movimento alla distribuzione planimetrica e dei prospetti. Il modulo dell’abbaino è stato studiato al fine di poter ospitare tutte le funzioni richieste grazie alla sua riproposizione seriale.
Il nuovo padiglione è concepito per essere un tutt’uno con il sistema verde: l’edificio è realizzato all’interno di un cerchio ma ne occupa realmente solo una metà, lasciando il parco libero di appropriarsi dell’altra. Esternamente il volume risulta totalmente permeabile al piano terra mentre, a livello della copertura inclinata, presenta una superficie opaca rivestita in cotto, forata solamente dalle tre finestre delle camere della foresteria. A piano terra sono collocati gli spazi della caffetteria e della sala d’aggregazione espandibili verso l’esterno.